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Francesco del Bottaio di Faenza, bottaio; Giovanni di Elmo di Cesena, villico; Berto della Rossa di Ravenna, villico; Beltrame dei Carri, nato tra Lugo e Fusignano, frate francescano nel convento di Verucchio; Antonio dei Bezzi di Forlì, canepaio; Egidio dei Forni, di Ravenna, pescatore; Enrico del Tintore, di Ravenna, stalliere... questi i nomi di sette romagnoli - presenti in un elenco custodito negli Archivi Segreti Vaticani - i quali, arruolatisi nella seconda metà del Quattrocento nelle milizie di Ercole I d'Este, Duca di Ferrara, combatterono nella cosiddetta Guerra del Sale (1482-1484) che per due anni impegnò gli Estensi contro la Serenissima Repubblica di Venezia. I sette romagnoli, posti a guarnigione della Torre detta dell'Airone, in località Val Cesura (oggi in provincia di Ferrara), vissero un'esperienza epica, in cui il mestiere della armi si incrociò con traditori, eretici, una possibile giovane strega, la Santa Inquisizione e le truppe mercenarie al soldo dei Veneti. Storie vere, dimenticate, perché, per lo più, popolani di umili origini, che ci riportano a momenti e a luoghi di indubbia fascinazione e di importante interesse storico